Dal parrucchiere 

L’anno scorso ho accompagnato mia suocera dal parrucchiere. Un signore che lavora ormai per hobby e che accetta solo le vecchie clienti.

Il salone è rimasto fermo a come era quando fu aperto sessanta anni fa. Entrando si ha una sensazione strana, come di essere sospesi nel tempo. 

Lascio la signora nelle mani del suo coiffeur e me ne vado imbambolato. Voglio tutto l’arredamento del negozio ma non so come fare. Quando torno a riprendere la congiunta le confesso le mie pene. 

Vedo cosa posso fare, risponde laconica. Dopo una settimana ricevo una telefonata. 

Dddemetrio, riconosco l’accento catanese, il signor Gianni mi ha detto che puoi andare a prenderti una sedia, quella rotta. Dice che quando smette ti dà la compagna. 

Dopo due mesi di restauro questo è il risultato. Un’avvolgente sedia nello stile di quelle prodotte dalla Società  Compensati Curvati, modello 127.

Aspetto con ansia che il signor Gianni si stanchi di cotonare capelli. 

Per maggiori informazioni non esitate a scrivermi su mail@ziochic.it 

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